Punto di riferimento della fantascienza proveniente tanto dall’Africa quanto dalla diaspora africana, è Omenana, la rivista fondata nel 2014 da un’idea dello scrittore e giornalista Mazi Nwonwu e di Chinelo Onwualu, scrittrice e co-direttrice della rivista Anathema.

Nata nel 2014 come rivista dedicata alla fantascienza made in Nigeria, Omenana (che in igbo indica l’insieme delle credenze tradizionali) si è presto trasformata in una piattaforma di riferimento per gli appassionati della cosiddetta speculative fiction.

In italiano è stata pubblicata da Nero edizioni, 2023, l’edizione italiana di Omenana to infinity. Speculative fiction antology. L’edizione italiana di questa antologia, che raccoglie 16 racconti di autori di diversa provenienza, è curata da Djarah Khan, autrice della prefazione, e da Giulia Lenti, che ha scritto un glossario in appendice.

In questa raccolta, i curatori hanno selezionato i migliori racconti apparsi sulla rivista negli ultimi anni: storie di creature mitiche, vendicatori bionici, terre desertificate, città sotterranee, improvvisi superpoteri e maledizioni, in una tensione continua e rivitalizzante tra lontananze, assenze e ritorni.

A uscirne è un caleidoscopio di voci provenienti da luoghi tra loro distanti, un viaggio tra futuri alternativi e mondi paralleli che attraversa fantascienza e realismo magico, orrore soprannaturale e leggende urbane, mitologie antiche e afrofuturismi prossimi venturi.

I racconti rispondono alle linee guida della rivista – che pubblica narrativa speculativa (fantasy, fantascienza, horror, realismo magico), riguardante personaggi, ambientazioni o temi direttamente legati al continente africano con l’intento di far conoscere a chiunque voglia scoprire la vasta comunità della SF (Speculative Fiction) africana – scrive Djarah Khan nella prefazione.

L’antologia Omenana: racconti fantastici dal continente africano è al centro dell’importante appuntamento di CaLibro Africa Festival, il festival di letterature africane organizzato a Città di Castello dal 28 settembre al 1 ottobre, al quale partecipano prestigiosi scrittori africani e afrodiscendenti, tra i quali, la stessa Djarah Khan, Igiaba Scego, e i pluripremiati Dalmon Galgut, e Mohamed Mbougar Sarr.

La pubblicazione dell’antologia è per i lettori italiani un’opportunità per immergersi nelle storie di scrittrici e scrittori che fuoriescono dal canone duro e realista di vittime del colonialismo per esplorare nuovi mondi fantastici.

Maria Ludovica Piombino
Biblioteca africana Borghero