Alla notizia della morte di Gino Strada – fondatore di Emergency e figura di riferimento in Italia e a livello internazionale per chi promuove una cultura di pace – padre Alex Zanotelli reagisce cosi:
«Per me è la perdita di un compagno di strada. E di un grande amico.
L’ho sempre sentito così. L’ho conosciuto negli anni Novanta quando ero a Korogocho, baraccopoli di Nairobi (Kenya). E poi ho avuto occasione di incrociarlo più volte nel corso di manifestazioni per la pace.
Un uomo che ha saputo schierarsi con le vittime.
Lo ha fatto con Emergency e lo ha fatto con la sua testimonianza sulle guerre, in particolare Afghanistan e Iraq.
Gino Strada aveva capito l’assurdità di questo sistema economico finanziario che affama la gente e che ricorre alla guerra per difendere i privilegi di pochi. Mi ricordo di una serata con lui e Tiziano Terzani al teatro Ambra Jovinelli nel 2003, quando la coalizione guidata dagli Stati Uniti scatenò la guerra contro l’Iraq.
E ci lega anche la cittadinanza onoraria di Riace che abbiamo ricevuto insieme nell’agosto del 2018 dal sindaco Mimmo Lucano».
Gino Strada, 73 anni, medico, nel 1994 aveva fondato la organizzazione non governativa Emergency insieme alla moglie Teresa Sarti (1946-2009). Da allora Emergency ha navigato tenendo ben ferma la barra verso la pace, la solidarietà e il rispetto dei diritti umani.
Con uno scopo prioritario ben chiaro, come recita l’intestazione dell’associazione: offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
P. Alex Zanottelli
Foto: sito di Emergency