A Israele era toccato girare a vuoto per 40 anni nel deserto, prima di poter entrare nella desiderata terra promessa. Noi giriamo ancora a vuoto da tanto tempo, prima di poter entrare nel nuovo terreno dove dovrebbero sorgere le strutture della nuova parrocchia. Abbiamo trovato, e pagato a caro prezzo, un terreno vicino al bivio che costituisce il centro geografico della futura nuova parrocchia; abbiamo fatto richieste legali ed elaborato progetti, ma tutto giace ancora in un faldone su una scrivania in attesa di una firma che non arriva mai.
Nell’attesa, il nostro terreno continua ad essere discarica di rifiuti e toilette per gli utenti del vicino mercato. Con giovani e adulti organizziamo ogni tanto una campagna di pulizia, e abbiano anche fatto una “rogazione”, come quelle antiche (a peste, fame et bello, libera nos Domine!), purché arrivi la famigerata firma.
Ospiti nella casa di formazione SMA
Nel frattempo continuiamo ad essere pellegrini. La nostra sede principale per ora continua ad essere il Centro Missionario della SMA, grazie alla cortese ospitalità di p. Ceferino Cainelli. Siamo fortunati, perché, quando non ci sono altri gruppi prenotati, possiamo usufruire di sale e cucina del Centro per riunioni e ritiri.
Nella quaresima passata, durante i vari week-end, abbiamo potuto riunire per brevi ritiri catechisti, famiglie, giovani e catecumeni che hanno ricevuto il Battesimo a Pasqua. I nuovi battezzati non sono stati molti quest’anno perché la parrocchia è molto giovane! Qui in Angola gli anni di catecumenato sono 3, o 4 per i più piccoli, e dovremo aspettare alcuni anni prima che arrivi il grosso del gruppo.
Da qualche mese, con me e con p. Ceferino, che nei week-end si occupa della Missione di Nambuangongo a 120 km da qui, vive e opera anche p. Mario Cherchi, un sacerdote diocesano “fidei donum” della Sardegna. È un dono prezioso sia per la Casa di formazione della SMA, sia per il nostro Centro Pastorale. Ogni mattina pellegriniamo in una zona diversa della parrocchia per la Messa e la visita agli ammalati. Sono 7 le comunità che visitiamo, una per ogni giorno della settimana.
Messa sotto l’albero
In una comunità celebriamo ancora sotto un albero, nelle altre in fatiscenti chiesette di lamiera, roventi sotto il sole. Con i nostri aspiranti SMA, che sono 7 quest’anno, celebriamo nella sala polivalente nel centro, e tra poco dovremmo rendere agibile una nuova chiesa nella zona più distante dal centro: la costruzione in muratura è quasi finita, ed ora stiamo mettendo il tetto. Benché incompiuta, abbiamo celebrato qui le cerimonie della Settimana Santa e della Pasqua.
Anche i nostri aspiranti-seminaristi aiutano nella pastorale. Al sabato, in coppia, escono nelle varie comunità per essere catechisti e animatori di gruppi di ragazzi e di giovani.
P. Ceferino, argentino di nazionalità, è il formatore del gruppo di giovani aspiranti alla vita missionaria SMA. In questa Casa di Luanda essi stanno facendo l’anno propedeutico. Per un anno intero i ragazzi approfondiscono la chiamata del Signore e fanno discernimento, sulla loro vocazione missionaria nella SMA, prima di cominciare il primo ciclo di studi filosofici e teologici, che è fatto nel Seminario diocesano di Malanje.
I giovani e la fede
Il tema scelto dalla Conferenza Episcopale Angolana quest’anno è “I Giovani e la fede celebrata”. I nostri giovani si appassionano molto al canto, e le corali giovanili abbondano, ma spesso non comprendono il senso vero della liturgia e non riescono a tradurre nella vita ciò che celebrano in chiesa. Il nostro sforzo quest’anno sarà di aiutarli a riconoscere la presenza e l’azione di Dio nei sacramenti e particolarmente nell’Eucaristia domenicale, e a cogliere dall’incontro con Cristo la forza e l’esempio di una vita spesa al servizio degli altri.
La Caritas e i bisogni dei più poveri
In quaresima, tempo di digiuno e di solidarietà, la Caritas locale ha operato per rispondere ad alcune necessità più urgenti: raccolta di alimenti per aiutare anziani bisognosi, assistenza ad ammalati non in grado di pagarsi una cura, aiuto economico alle famiglie per evitare che i figli siano respinti da scuola. Una delle nostre comunità, quella del Terreiro, provvede giornalmente alla pulizia e al mantenimento di un anziano cieco, per il quale si è anche costruita una casetta. Nella comunità di São Domingos i giovani hanno riabilitato la casetta di un’anziana indigente.
Nella nostra Parrocchia funziona anche il piccolo Centro Editoriale per la Diocesi. Il nostro duplicatore, in un anno e mezzo, ha già tirato 536.000 copie. Oltre all’agenda diocesana, stampata in 5000 copie, e ad un piccolo libro di preghiera, arrivato già all’8° edizione, quest’anno abbiamo elaborato 3 nuovi catechismi per l’itinerario catechetico dei ragazzi, e pubblicato altri piccoli libretti di formazione cristiana. Qui la gente non ha molta passione per la lettura, ma a volte i nostri libretti e il foglietto liturgico domenicale sono l’unica occasione di lettura che ha la nostra gente.
P. Angelo Besenzoni, da Luanda