P. Carlos da alcuni mesi si trova come formatore nel seminario SMA di Bimbo, in Centrafrica. Condivide con noi la sua gioia e il suo entusiasmo di poter trasmettere a dei giovani africani la sua grande passione missionaria.
Mi trovo nella Repubblica Centrafricana, che in sango, lingua nazionale, si dice Beafrica dove “be” significa “cuore”. Quindi sono nel cuore dell’Africa e comincio già ad amare questo popolo. Mi trovo nel Seminario di propedeutica e filosofia della SMA a Bimbo, alla periferia di Bangui.
Il seminario è stato riaperto nel 2020 e il rettore è il giovane missionario p. Dieudonné Dissou, che aveva fatto il suo stage da seminarista con p. Gigi Maccalli in Niger, e veniva mensilmente nella mia parrocchia a Kankani per l’accompagnamento spirituale. Adesso è il mio “kotazo”, cioè il mio capo!
P. Dieudonné mi ha chiesto di occuparmi dell’accompagnamento spirituale dei seminaristi e di alcuni progetti di costruzione (ampliamento della cappella, realizzazione di una nuova sala di studio, ristrutturazione della cucina), e anche di rinnovare l’impianto elettrico della casa, che in parte è allacciato alla rete urbana, e in parte si alimenta con l’energia solare.
Ho anche la possibilità di tenere un corso di introduzione alla missionologia per gli studenti di propedeutica nel prossimo semestre.
I nostri studenti sono dieci bravi ragazzi, tutti originari del Centrafrica, che si preparano a diventare un giorno missionari della SMA, per portare la Buona Notizia soprattutto ai poveri e agli oppressi. Quindi, anche se l’ambiente in cui mi muovo è piccolo numericamente e anche strutturalmente, partecipo umilmente alla formazione di coloro che porteranno un domani Gesù e il Regno di Dio ad altri popoli. Una bella e delicata sfida!
Leggendo la storia del Centrafrica capisco meglio le profonde ferite che il colonialismo ha lasciato e i tanti problemi che affliggono questo Paese, ancora oggi segnato da una grave e lunga crisi socio-politica. Il contributo alla pace dell’arcivescovo di Bangui, il Cardinale Nzapalainga, è molto significativo. Ammiro il coraggio che ha mostrato durante la guerra tra le opposte milizie Seleka e Antibalaka.
Sono arrivato qui con la prospettiva di restare per un anno, questo anno accademico, ma provo una gioia profonda e autentica nell’essere di nuovo in Africa. Ho cominciato a studiare il sango. Metto il mio cuore in questa “missione speciale” in cui ho certamente molto da imparare, ma, allo stesso tempo, posso trasmettere la passione e la gioia della vita missionaria, a partire dalla mia esperienza passata.
Pregate molto lo Spirito Santo per tutti noi formatori, perché abbiamo bisogno di una lucidità profetica per modellare uomini secondo lo stile di Gesù, in questi tempi di grandi cambiamenti, nei quali una nuova missione sta nascendo!
P. Carlos Bazzara