La parrocchia di S. Maria di Castello ha accolto un nuovo membro, fresco di ordinazione, figlio degli sforzi di tanti missionari della SMA che hanno lavorato nel suo Paese. Gli auguriamo ‘buona missione tra noi’.
Sono padre François Yao Thia, missionario della SMA. Sono nato in Costa d’Avorio, nella diocesi di Bondoukou. Il mio incontro con la SMA si può dire che è stato un puro dono della grazia del Signore. È vero che la diocesi di Bondoukou fu fondata da p. Josepf Pfister, missionario francese della SMA, e che molti padri SMA vi hanno lavorato, ma noi più giovani sapevano poco di questo istituto missionario.
Due felici coincidenze: nel gennaio 2006, grazie a mio zio, l’incontro con il missionario SMA p. Luigi Alberti. E poi nel 2008 un’agenda liturgica, preparata dal seminario SMA di Ebimpé donatami da un prete della mia parrocchia. Ciò mi hanno fatto pensare e ricordare quanto ho appreso della vita dei missionari che lavoravano a Bondoukou.
Vedevo la loro disponibilità, rimanevo affascinato dalla semplicità della loro vita, e mi dicevo che anch’io volevo diventare un missionario SMA. Accolto come seminarista, ho fatto il mio anno preparatorio e i miei studi filosofici nei seminari della SMA in Costa d’Avorio e Togo.
Ho poi continuato con l’anno di spiritualità in Benin e la teologia in Nigeria. Ho coronato la mia formazione con l’ordinazione sacerdotale a Ibadan, Nigeria, l’11 luglio 2020.
Il tempo della formazione è stato per me un momento di arricchimento umano, intellettuale e spirituale. Mi ha permesso di vivere in modo positivo con persone di altre culture, e ho imparato ad apprezzare le loro culture e a considerare la diversità culturale come una fonte feconda di arricchimento. I legami interpersonali che ci hanno uniti mi permettono di affermare con convinzione che il senso di apertura del missionario è la chiave del successo pastorale.
Circa la pastorale, le mie esperienze vissute durante gli anni di formazione mi hanno permesso di mettere in valore il carisma missionario della SMA che è la prima evangelizzazione e l’attenzione per i più poveri e abbandonati.
Da alcuni mesi sono stato nominato nella parrocchia di Santa Maria di Castello a Genova, e anche qui ho trovato gli elementi essenziali della missione come la vive la SMA: il servizio disinteressato, l’evangelizzazione dei più abbandonati, che a Genova sono i migranti, lo spirito di sacrificio.
Certamente fare missione in Europa è molto diverso rispetto all’opera missionaria esercitata in Africa: è una missione di seconda evangelizzazione, più esigente della prima. Essa richiede una buona capacità di adattamento e diverse qualità umane, come disponibilità, ascolto, pazienza, umiltà, tolleranza, coraggio e perseveranza.
P. François Yao Thia