P. Renzo Adorni, Angola: “La ripresa post-covid, un cammino ancora lungo e impervio, qui nella povera e popolosa periferia di Kikolo”
La ripresa post-covid in Angola è ancora una volta rimandata: noi qui in periferia della capitale Luanda, quartiere di Kikolo, andiamo per il quinto mese di chiusura.
In giugno il governo aveva annunciato la fine del lockdown, ma poi l’aumento quotidiano dei casi di infezione, ha deciso di mantenere di nuovo isolata la capitale dal resto del paese.
Certamente conta la paura per ciò che avviene nel vicino Sudafrica, il Paese che conta più della metà dei casi di contagiati in Africa, oltre 350.000, e che non riesce a mettere sotto controllo l’epidemia
Il problema è che nelle grandi periferie povere e popolari di Luanda, la gente che vive di attività informali deve inventarsi ogni giorno qualcosa per sopravvivere con la famiglia. Senza un salario, rinchiuse nelle proprie casette di poche decine di metri quadri, sotto un tetto di lamiera rovente, come possono le famiglie stare a guardare la pentola vuota?
Almeno è stato riaperto il grande mercato pubblico 3 giorni alla settimana: martedì, giovedì e sabato, dalle 6 del mattino alle 15. Anche la vendita ambulante è stata permessa, naturalmente con mascherina e distanza rispettata. Non sempre però le regole sono rispettate, per cui spesso la polizia dà giù di brutto.
La nostra Caritas parrocchiale e la Commissione di Giustizia e Pace, con l’appoggio di noi padri SMA tenta di alleviare le situazioni estreme di miseria, nei diversi quartieri della nostra parrocchia del Bom Pastor. Sono circa un migliaio di persone che abbiamo assistito: malati, vedove, orfani, ragazzi di strada, portatori di handicap, ragazze madri, stranieri.
Abbiamo già fatto la distribuzione per tre volte con parecchi quintali di riso, farina di manioca e di mais, pasta, olio da cucina, zucchero e sale, fagioli, pesce secco… Certo non risolve il problema, ma non si può rimanere lì a guardare.
Le chiese rimanendo ancora chiuse, per fortuna abbiamo i mezzi di comunicazione che aiutano i fedeli ad alimentare la loro fede. Attraverso la Radio Cattolica e Radio Maria Angola è possibile pregare il rosario, assistere alla Messa e alla catechesi, come pure ricevere informazioni sul Covid e la sua prevenzione. Ringraziamo Dio, e anche il venerabile Mons. de Brésillac, fondatore della SMA, perché finora nessuno dei fedeli della nostra Parrocchia del Bom Pastor è morto di covid.
Ma almeno un problema deve essere risolto: abbiamo 350 catecumeni giovani e adulti, pronti per il Battesimo, e altrettanti per la Cresima, che aspettano di ricevere il sacramento dopo tre anni di preparazione. Dovevano essere battezzati a Pasqua. Per le Cresime, si deve aspettare necessariamente, perché siamo ancora senza Vescovo. È frustrante, ma dobbiamo vivere questo momento come un segno di Dio: cosa vuole dirci Lui?
Le scuole sono chiuse, e praticamente l’anno scolastico (che va da febbraio a fine ottobre) è perso.
Il 23 luglio abbiamo avuto il permesso per celebrare la Messa Crismale con la benedizione degli Oli Santi; ma vi hanno partecipato solo sacerdoti e alcune suore, a Caxito, sede della Diocesi.
P. Renzo Adorni da Kikolo, periferia di Luanda, Angola
Foto: Fides.org; FAO; IFAD; verangola.net; angop.ao; prensalatina.com.br
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