P. Matteo Revelli ha accolto nella sua parrocchia di Fès, in Marocco, un bel gruppo di pellegrini della Famiglia Trinitaria, guidato dai loro missionari. I pellegrini hanno voluto ripercorrere una tappa della storia della Congregazione Trinitaria: quando nel 13° secolo i missionari andavano in Marocco per riscattare gli schiavi cristiani catturati dai musulmani sulle coste del Mediterraneo.
Per due giorni la parrocchia San Francesco d’Assisi a Fès ha accolto la visita di 170 pellegrini della Famiglia Trinitaria, giunti per ripercorrere il tragitto degli antichi “redentori”, che dal 1200 in poi, per diversi secoli, venivano a riscattare gli schiavi cristiani prigionieri di musulmani.
“La nostra chiesa era quasi piena – dice il parroco p. Matteo Revelli, missionario della SMA. I partecipanti provenivano dai più disparati Paesi del mondo, e hanno portato la loro liturgia multilingue insieme alla varietà dei loro abiti religiosi tradizionali.”
L’incontro a Fès si è tenuto da domenica 16 a martedì 18 aprile. Insieme ai pellegrini c’erano il Vicario Apostolico dell’Arabia del Nord, mons. Aldo Berardi, vescovo Trinitario, e padre Luigi Buccarello, Ministro generale dell’Ordine.
Padre Pedro Aliaga, membro della Commissione che ha preparato questo evento, ha spiegato che i Padri hanno voluto ripercorrere uno dei tragitti degli antichi padri Trinitari, che andavano in Marocco per riscattare gli schiavi cristiani sottomessi a padroni musulmani marocchini.
“Fès è una delle città dove i Trinitari si sono recati nei secoli per liberare gli schiavi cristiani – racconta p. Aliaga che è anche il Superiore Provinciale della provincia Trinitaria dello Spirito Santo in Spagna. Documenti storici attestano che i Trinitari avevano a Fès ospedali e case di accoglienza per aiutare i prigionieri cristiani. La loro presenza è stata molto discontinua, perché venivano a fare il riscatto di schiavi e ripartivano per riportarli nelle rispettive città del Mediterraneo.”
Fu Papa Innocenzo III a donare a Giovanni de Matha, fondatore dei Trinitari, la Lettera apostolica Inter opera misericordiae, datata 8 marzo 1199, indirizzata a Miramamolin, re del Marocco. Secondo la tradizione è stato lo stesso de Matha a portare la lettera al sultano a Fès e a realizzare la prima redenzione dalla schiavitù nella stessa città.
La lettera è una presentazione dell’Ordine e del suo carisma oltre che una petizione per facilitare il lavoro ai Trinitari stessi. La Famiglia Trinitaria è composta da religiosi, religiose di diversi istituti e laici che condividono lo stesso carisma e missione.
L’Assemblea della Famiglia Trinitaria si tiene ogni 6 anni, e quest’anno si è svolta dal 12 al 19 aprile 2023, tra Siviglia e Marocco per fare ritorno nuovamente a Siviglia.
L’Ordine della Santissima Trinità e degli Schiavi (Padri Trinitari) è un ordine religioso di diritto pontificio, fondato da san Giovanni de Matha alla fine del secolo XII, approvato da Papa Innocenzo III nel 1198. Insieme ai padri Mercedari è impegnato contro tutte le schiavitù di ieri e di oggi.
Da Agenzia Fides