P. Sandro Lafranconi, missionario della SMA in Polinesia Francese (Oceano Pacifico), ci racconta la visita del Vescovo Cottanceau nella Parrocchia di San Pier Celestino a Bora Bora, in occasione della Pentecoste. La solenne celebrazione è stata arricchita da undici Cresime, che hanno creato ancor più partecipazione e comunità.
Lunedì mattina. Torno dall’isola che serve da aeroporto di Bora Bora. Ho appena accompagnato il Vescovo Cottanceau che rientra in episcopio a Papeete dopo 3 giorni pieni nella Parrocchia di San Pier Celestino a Bora Bora.
Da quattro anni non visitava più i parrocchiani della chiesa cattolica di Bora Bora. D’altronde, quando si è Vescovo della diocesi più estesa di Santa Madre Chiesa, l’arcidiocesi di Papeete vasta da sola quanto l’Europa, è già una fortuna avere il Vescovo per tre giorni e per di più in occasione della Pentecoste che quest’anno coincideva anche con la festa del Patrono, che il calendario ricorda il 19 maggio.
Undici Cresime durante la solenne celebrazione della Messa di Pentecoste: 10 giovani tra i 13 e i 15 anni e una parrocchiana adulta che ha potuto concretizzare il suo desiderio a lungo coltivato di ritrovare un suo senso nella famiglia parrocchiale.
Evidentemente la celebrazione liturgica viva in canti e in partecipazione è continuata con un importante incontro attorno ad un pranzo di piatti tradizionali pazientemente cucinati nel forno tahitiano: un letto di pietre vulcaniche roventi su cui si posano i piatti da cuocere, mentre il tutto viene interrato per parecchie ore prima di “sfornare e servire”.
Tutto voleva marcare l’importanza di un evento capace di ricreare unità e partecipazione degni di Pentecoste.