P. Silvano Galli ci invia una nuova lettera dal Togo, prima del suo rientro in Italia, dove si fermerà per un po’ presso la comunità SMA di Genova.

Abbiamo terminato il nostro anno di Propedeutica. I ragazzi sono rientrati in famiglia, e la nostra Casa Regionale riprende le sue funzioni di accoglienza dei padri, di amici, di laici missionari che lavorano qui in Togo; e nei paesi vicini, Ghana, Benin, Niger, Burkina, Costa d’Avorio, Nigeria.

È passato a trovarci Aloumon Jules, un diacono togolese che studia a Nairobi. Ci ha portato una loro pubblicazione Mwangaza, cioè “Luce” in Kiswahili. Il titolo è il riassunto della nostra vita spirituale, intellettuale, comunitaria e pastorale.

Traggo uno spunto dalla pubblicazione: una testimonianza del seminarista Jean-Marie Sokoka, del Benin, in seconda teologia. Racconta le sue impressioni dopo la permanenza in una parrocchia dove ha trascorso qualche tempo con i due padri, uno dell’India e l’altro dallo Zambia. La parrocchia di San Brendan di Chepareria, nel nord ovest del Kenya, è composta di una trentina di villaggi che Jules ha visitato con i padri.

Racconta Jean-Marie Sokoka:

Il mio soggiorno con i padri mi ha permesso di comprendere a fondo la prima idea forza del nostro Fondatore “essere missionari dal fondo del cuore” che significa semplicemente amare Cristo. Amare Cristo significa amare la Missione e la Chiesa, amare la Missione e la Chiesa significa essere vicino alla gente, essere vicino alla gente significa conoscerla, conoscerla è amarla e infine amarla è parlare la loro lingua.

Così ogni giorno seguivamo un calendario preciso di visita delle famiglie, delle comunità, dei vari villaggi, Questa esperienza è stata per me fondamentale, perché non solo ho visto il vero senso dell’amore per la missione, ma anche il loro zelo per la missione….

A volte partivamo verso le 9, dopo la messa del mattino, e tornavamo alle 10 di sera. Ero affascinato dal fatto che il padre parlava la lingua correntemente e dalla sua capacità di ascoltare la gente.

Questa è l’ultima cronaca che invio dal Togo. All’inizio di giugno rientrerò in Italia e mi fermerò nella nostra comunità di Genova.

L’illustrazione qui condivisa è tratta da documenti elaborati dal gruppo Rameau de Jessé”, associazione culturale di universitari togolesi con rapporti di amicizia solidi con la SMA. Per esempio il gruppo riceveva la nostra rivista Afriche. Uno dei nostri padri – Padre Jean Paul, Eschlimann, della Provincia di Strasburgo, – ne è parte attiva.

P. Silvano Galli
Lomé 

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