P. Lorenzo Snider ci invia notizie dalla sua missione di Foya, in Liberia. Un racconto in cui condivide i progetti realizzati presso il Foya Health Center, anche grazie al sostegno di tanti amici e benefattori, dell’Associazione DUMA e di SMA Solidale.
Il nostro giardino si è riempito in queste settimane di galline. Molte le abbiamo mangiate alla festa patronale e durante i corsi estivi dei ragazzi (con grande soddisfazione da parte loro). Erano veramente tante, di ogni taglia e colore, galletti e gallinelle… sono il segno di riconoscenza di tanta gente semplice venuta a salutarmi dopo il ritorno a Foya.
Come sono tanti i ragazzi, ben 102, che hanno potuto andare a scuola grazie al sostegno di tanti di voi, amici e benefattori, che ci sostenete per mezzo dell’Associazione DUMA e di SMA Solidale.
Quest’anno li ho incontrati personalmente quasi tutti, per incoraggiare i ragazzi, creare legami e stabilire alleanza educativa con le famiglie e …non da ultimo, lasciarmi ferire dalle storie di sofferenza, ma anche di coraggio, di speranza, di tenacia.
Il nonno di uno dei nostri ragazzi, il piccolo Moses Nganda, è morto la settimana scorsa. Al funerale era presenta un’importante delegazione dell’associazione disabili di Foya, che ha ringraziato il Signore per il vecchio Nganda, per lunghi anni segretario dell’associazione e consigliere saggio.
“Se si fanno troppi complimenti ad un soldato, è perché lo si vuole mandare al fronte”, mi disse un giorno durante una riunione dell’associazione, dopo che in molti avevano speso parole di incoraggiamento per la nostra parrocchia.
Moses andrà al villaggio con la madre, da dove continueremo a seguirlo. Fayiah era stato operato due anni fa, grazie a DUMA. L’amputazione della gamba gli aveva salvato la vita.
Circa un mese fa, mentre cercavo di potare le palme da olio della missione, mi si è avvicinato e con semplicità e un grosso sorriso, mi ha detto che conosceva quel lavoro. Quando aveva due gambe si arrampicava sulle palme per la potatura, ma anche ora era in grado di occuparsi di palme piccole come le nostre.
Eccolo all’opera. Da disabile ad operaio agricolo. In un paio di settimane le sue forti mani sono tornate ad essere dure come il cuoio ed ora ha quasi finito la potatura dei dieci acri di palme che abbiamo qui. Deve prendersi cura della sua famiglia e durante questa stagione significa procurare cibo, per l’anziana madre a Foya e per la moglie e i figli Konda Pombo.
Notizie belle anche dalla famiglia della nostra Agnese, che ci segue dal cielo. Due dei suoi figli, la piccola ed esplosiva Watta ed il giovane Harris saranno nella nostra scuola quest’anno. Elisabeth la più piccola, che è in adozione, ora cammina e ….. balla, anche se sovente dopo un paio di passi torna ad accovacciarsi a terra. Tutta la famiglia vi saluta, a cominciare dalla nonna, che si occupa di tutti.
È tornata la luce al Foya Health Center, dopo un black out di due mesi. Appena arrivato ho portato le 16 nuove batterie e l’inverter a Foya. Il tecnico, che sarebbe dovuto arrivare qualche giorno dopo per installare il tutto ci ha messo 6 settimane prima di avventurarsi sulla pista della nostra contea di Lofa in sella ad una moto-taxi. La pazienza qui è una condizione di sopravvivenza….
Tutto il personale e l’amministrazione, con i pazienti del Foya Health Center, esprimono la loro riconoscenza: GRAZIE. Abbiamo finito il tetto delle nuove classi della scuola di Vahun. Un giovane di Foya ha provato a sfidare le colline di Vahun e dopo tre giorni (per fare 80 km) e due guasti al suo pick-up, è riuscito a portarci le lamiere e i chiodi per il tetto della scuola.
Il nostro Gabriele in un paio di settimane ha chiuso il lavoro ed a partire dalla settimana prossima i bambini entreranno nelle nuove classi... non ancora intonacate, ma non importa. Muri, tetto, porta e banchi ci sono, per il resto ci penserà la provvidenza.
Padre Lorenzo Snider