La Biblioteca Africana ha iniziato gli incontri con le classi elementari aventi come tema il viaggio in Africa, volando con la fantasia tra i banchi di scuola.
Un viaggio in Africa con la fantasia, tra banchi di scuola e storie senza tempo
La Biblioteca Africana Borghero ha dato il via agli incontri con le scuole elementari, inaugurando una nuova edizione del laboratorio didattico “Afriche“, pensato per avvicinare i più piccoli alla cultura africana in modo coinvolgente e creativo. Il tema centrale è il viaggio in Africa, vissuto attraverso la fantasia, le fiabe tradizionali e le testimonianze dirette.
Il percorso è diviso in due momenti principali: una prima tappa in classe, in cui gli operatori della Biblioteca portano con sé racconti, oggetti e storie per far viaggiare i bambini con la mente tra i villaggi, le savane e le città africane, immergendoli nelle atmosfere di un continente ricco di tradizioni e colori; e una seconda tappa alla sede della Società Missioni Africane di Genova, dove i bambini hanno la possibilità di visitare il museo etnografico, curiosare tra i libri della Biblioteca Africana e ascoltare le testimonianze di chi ha vissuto per molti anni in missione nel continente africano.
L’iniziativa ha già riscosso un grande interesse: molte scuole hanno aderito con entusiasmo e le prenotazioni per i laboratori coprono già diversi mesi, fino alla fine dell’anno scolastico.
Si tratta di un’occasione educativa preziosa, che stimola la curiosità, apre alla conoscenza dell’altro e favorisce il dialogo tra culture.
Questo percorso rappresenta anche un momento di incontro e scambio intergenerazionale, in cui le nuove generazioni possono ascoltare le storie di chi ha vissuto esperienze di vita intense e autentiche in contesti molto diversi dai nostri, ma ugualmente ricchi di umanità. Il tutto avviene in un clima di festa e meraviglia, con la voglia di scoprire un mondo che, sebbene lontano geograficamente, può rivelarsi vicino nei valori e nei sogni condivisi.
La Biblioteca Africana, fedele alla sua missione di ponte tra culture, continua così a seminare conoscenza, rispetto e apertura, con la certezza che la scoperta dell’altro è sempre un dono e una possibilità di crescita.