Con i suoi romanzi, spesso autobiografici, Peter Abrahams ha contribuito all’affermazione dei più naturali dei diritti umani. Un impegno costante nel raccontare la crudeltà e la totale ottusità del regime razzista dell’apartheid.
Nato nel 1919 a Vrededorp, ghetto di Johannesburg, Abrahams, figlio di padre etiope e di madre meticcia, durante la sua infanzia ed adolescenza avverte costantemente l’umiliazione della segregazione razziale.
Fattore poi determinante nella sua decisione di lasciare il Sudafrica per l’Inghilterra, convinto che non ci fosse altro modo per affermare la propria umanità e dignità.
Nel 1939, a soli vent’anni, abbandona il paese e si trasferisce a Londra.
Nel 1946 il suo primo romanzo Mine boy, in parte già autobiografico. Soltanto nel 1952 ritornerà in Sudafrica per un breve periodo, come inviato speciale dell’Observer londinese: l’esperienza di questo soggiorno sarà riportata in una raccolta di saggi, intitolata Return to Goli del 1954.
Nel 1955 si reca in Jamaica per scrivere una storia dell’isola e nel 1957 pubblica Jamaica: An Island Mosaic.
Rimane colpito dalla società multietnica della Jamaica e si trasferisce nell’isola con la sua famiglia. Due dei suoi romanzi, This Island Now del 1966 e The View from Coyoba del 1985, sono stati scritti proprio in Jamaica, dove Abrahams ha lavorato come giornalista.
In italiano sono stati tradotti: The Path of Thunder (Il sentiero del tuono, Baldini e Castoldi, Milano) e Tell Freedom (Dire libertà. Memorie del Sudafrica, Edizioni Lavoro, Roma 1987).
È soprattutto il secondo di questi romanzi, totalmente autobiografico (i primi anni vissuti in Sudafrica nel tentativo incredulo e sofferto di essere come chiunque altro) ad essere diventato esempio dell’esigenza, così fortemente sentita da Abrahams, di “diventare uomo” al di là della razza e del colore della pelle, allo scopo prioritario di “dire libertà”.
Tra gli ultimi romanzi pubblicati dall’editrice Sperling: L’idolo (1995), e Gli abissi dell’amore (1997).
Muore nel 2017 in Jamaica.
Questi libri di Peter Abrhams, e altri libri in lingua originale o in traduzione italiana di scrittrici e scrittori africani, li puoi trovare nella nostra Biblioteca Africana Borghero, ed avere in prestito con lo scambio interbibliotecario, rivolgendoti alla tua Biblioteca abituale.
Vai alle pagine del nostro sito dedicate alla Biblioteca
Maria Ludovica Piombino, Biblioteca Africana Borghero