Abbiamo iniziato questo nuovo anno in un momento in cui non ci sentiamo particolarmente ottimisti. La pandemia è ancora in atto nel mondo e tanta, troppa gente intorno a noi cede alla disperazione e al non senso di questa vita. Forse abbiamo questa tentazione anche noi… Ecco perché ci ritornano alla mente le parole di Gesù che ci invitano ad essere sempre, in ogni occasione, la luce in questo mondo e il lievito nella pasta del nostro tempo. È la nostra vocazione!

Papa Francesco, proprio in questo momento difficile che il mondo intero sta attraversando, ha posto tra le nostre mani la sua enciclica Fratelli tutti per ricordare, soprattutto a noi cristiani, chi siamo, come siamo chiamati a vivere, come possiamo aiutare altri ad affrontare il momento presente.

Oggi più che mai ci è chiesto di essere portatori di speranza, di avere uno “sguardo oltre”, di costruire insieme un mondo più fraterno e giusto: essere capaci cioè di “proporre una forma di vita dal sapore evangelico” (FT 1). In questo tempo in cui sembra più difficile trovare punti di riferimento certi, Gesù si propone ancora come Colui che traccia la strada e che riesce a dare un senso alla realtà.

Riuscire a leggere le situazioni vicine e lontane attraverso il Vangelo, lasciar sviluppare in noi lo sguardo e i sentimenti del Signore sul mondo, essere in grado di trovare le piccole e grandi azioni da fare nel nostro quotidiano: ecco quanto può dar sapore alla nostra vita e a quella di chi incontreremo! La missione è allora lasciarci toccare dalla musica del Vangelo e permettere che ci indichi la strada, diventando protagonisti del nostro tempo, impegnandoci per una nuova rinascita globale concreta.

 “Se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro, nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la dignità di ogni uomo e donna … Per noi, questa sorgente di dignità umana e di fraternità sta nel Vangelo di Gesù Cristo. Da esso scaturisce per il pensiero cristiano e per l’azione della Chiesa il primato dato alla relazione, all’incontro con il mistero sacro dell’altro, alla comunione universale con l’umanità intera come vocazione di tutti». (FT 277)

suor Giuliana Bolzan e padre Renzo Mandirola