La SMA è chiamata a operare una rivoluzione copernicana nel suo modo di vivere la missione: ripartire dagli ultimi, delle zone rurali e delle  grandi periferie africane, mettendo in comune i doni che ciascuno ha ricevuto

Sono una quarantina, disseminati in una quindicina di paesi, i luoghi di prima evangelizzazione (LPE) identificati dai missionari SMA come luoghi prioritari per il loro impegno sul continente africano. Sono luoghi in cui le comunità cristiane non esistono o sono proprio all’inizio, in un ambiente di religione tradizionale, magari con una forte presenza mussulmana, come per esempio il mondo Bariba nel nord-est del Benin oppure il mondo Masai in Tanzania.

Possono essere anche piccole comunità cristiane, disperse in zone rurali lontane dalle città, che non sono capaci di assicurare il sostentamento di sacerdoti locali, e rischiano di essere lasciate ai margini, come capita in certe zone all’interno del Ghana o del Togo o della Liberia.

Possono essere anche zone alla periferia di grandi città, quartieri informali affollati da popolazioni spinte dall’esodo rurale o dalle grandi migrazioni interne o internazionali. Devono affrontare enormi sfide per sopravvivere e ricostruire un minimo di socialità nella loro nuova situazione. Sono luoghi intorno a Luanda, a Lagos, a Nairobi, a Abidjan…

Per questi luoghi ci vogliono missionari che sanno adattarsi, e ci vogliono mezzi economici per permettere loro di sopravvivere dove non ci sono ancora cristiani, o dove sono pochi e impoveriti.  Tutta la SMA si impegna perché la missione continui e si sviluppi in questi luoghi. Abbiamo stilato una lista di luoghi e un piano di finanziamento in cui tutti vogliono concorrere. Vorremmo che almeno 150 confratelli nei prossimi anni siano direttamente impegnati nella pastorale in alcuni di questi luoghi.

Delle 27 circoscrizioni in cui la SMA è oggi strutturata, 15 sono in Africa, altre 8 sono in Europa, 2 sono in Asia (India e Filippine) e altrettante in America (Stati Uniti e Canada). La missione non è limitata alle 15 circoscrizioni africane, ma si sviluppa anche negli altri continenti. In pratica tutte le nazioni in cui siamo presenti ricevono missionari e nel medesimo tempo inviano missionari.

Questa evoluzione è in atto già da diversi anni, ma capiamo che essa domanda veramente una rivoluzione copernicana nel nostro modo di intendere i missionari SMA.

Da dove vengono questi missionari? In maggioranza dall’Africa, ma non solo. Dove vogliono impegnarsi? In Africa, in una quarantina di luoghi LPE, ma non solo in Africa. Che cosa vogliono condividere con tutti? L’esperienza di fede vissuta in Africa, che certamente è chiamata ad arricchire ed aiutare tutti.

P. Antonio Porcellato

Foto: P. Antonio Porcellato con giovani di Kikolo, periferia di Luanda (Angola); P. Carlos Bazzara nella missione di prima evangelizzazione del Niger