Il 3 giugno 1886 il re Mwanga, sovrano  dell’Uganda, fa giustiziare 22 paggi della sua corte perché divenuti cristiani. Sono ricordati dalla chiesa come i Santi Martiri Ugandesi.

Ma la persecuzione verso i sudditi del regno di Buganda convertiti alla fede cristiana continuò ancora negli anni successivi. Furono centinaia i martiri, i cui nomi sono rimasti sconosciuti.

Ma di uno di essi si conserva memoria, sia per il suo martirio, sia per il fatto di essere il primo religioso ugandese: San Giovanni Maria Kiwanuka Muzeeyi. Nato verso il 1855 a Kisomberwa, al confine tra Tanzania e Uganda, fu rapito da ragazzo mentre pascolava il gregge di famiglia.

Portato alla corte del re del Buganda per diventare suo paggio, si distingue le la sua intelligenza e la sua saggezza, guadagnandosi la stima e la fiducia del re e dei suoi ministri.

Alla corte del re, Muzeeyi conosce la fede cristiana, praticata dai paggi più grandi, e entra a far parte del gruppo di catecumeni guidato da Carlo Lwnga.

Fu battezzato dal missionario Simeon Lourdel il 1° novembre 1885. Poco più tardi ottiene dal missionario anche di emettere i voti religiosi. Oltre ai tre classici, povertà, castità, obbedienza, fa anche il voto di servire i malati. Era infatti un grande conoscitore della farmacopea tradizionale.

Quando il re Mwanga fece uccidere Carlo Lwanga e i suoi compagni, i missionari diedero l’ordine a Muzeeyi e ad altri giovani cristiani di nascondersi in foresta.

Ma attirato alla corte del re con l’inganno subì il martirio il 27 gennaio 1887.