Sono rientrata  dal mio viaggio in Polonia, dove sono stata ospite per una settimana dei padri della SMA polacca, carica di emozioni e consapevole che grazie alla solidarietà di tutti si riesce davvero a realizzare cose straordinarie.

Assistere a quello che la guerra in Ucraina sta provocando è stato un sentimento forte che ti fa davvero piangere il cuore….come mi è capitato in uno dei Centro di accoglienza e smistamento organizzati dalla città di Varsavia per i profughi ucraini, adattato in un centro per fiere, che abbiamo visitato insieme ai padri SMA e alcune volontarie:  tante persone che fino a ieri conducevano una vita normale si trovano oggi a dormire su una brndina in un grandissimo edificio (3.000 persone) fianco a fianco con persone sconosciute… sono donne  e bambini di ogni età… anziani sulla sedia a rotelle.

Le donne aspettano il momento per fare la video-chiamata con i loro uomini… i bambini ai loro papà che si rallegrano a vedere i loro piccoli che muovono i primi passi… la loro vita ora è così, e restano lì in Polonia, ma con la forte speranza di poter tornare presto a casa.

Scene forti che fanno capire cosa sta provocando la guerra, e partecipare in prima persona è davvero duro.

Questo è ciò che ho provato appena mi si è presentata la realtà… poi … vivevo a stretto contatto nella casa dei Padri SMA insieme a circa 100 persone ucraine, ospiti nella casa SMA, quasi tutti donne e bimbi… li sentivo al mattino svegliarsi… giocare fuori dalla mia porta… e aspettare che aprissi per parlare e il divertimento era riuscire a salutarci e dire grazie al “traduttore google”.

Le donne sono sempre indaffarate a gestire i bimbi e aiutare tantissimo nella casa SMA, situata alla periferia di Varsavia, facendo ogni tipo di servizio.

Ad un tratto la mia tristezza svanisce e lascia posto alla consapevolezza che l’attimo che stanno vivendo ora è sereno, ho la percezione  che queste donne siano state capaci di una forte reazione  e che riescano a vivere guardando oltre alle giustificate paure che tante… troppe volte ci paralizzano.

Sono tante le emozioni che possono nascere e davvero difficili da raccontare… si possono solo vivere con tutto il cuore.

Grazie.

Stefania

Stefania in India nel 2021 nella casa di Madre Teresa