«Oggi abbiamo di fronte la sfida di rispondere adeguatamente alla sete di Dio di molta gente […] con una spiritualità che li sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace e nel medesimo tempo li chiami alla comunione solidale e alla fecondità missionaria» (EG n° 89).
In poche parole, papa Francesco ci ricorda l’importanza della Missione, come dono di speranza al mondo. Pone l’accento sul positivo e non sul negativo in questo periodo storico che viviamo. È la lente con cui leggere l’oggi della missione anche in Italia.
Questo è il senso dell’esistenza del SUAM (Segretariato Unitario di Animazione Missionaria). È stato costituito nel 1971 per rispondere ad un bisogno di unità e di comunione tra le forze missionarie presenti e operanti nella Chiesa Italiana.
Il SUAM è oggi un organismo di collaborazione tra Istituti e altre realtà missionarie presenti in Italia, per l’animazione missionaria a livello nazionale e regionale.
Lo scopo è sensibilizzare la Chiesa Italiana alla missione ad gentes, all’urgenza dell’evangelizzazione attraverso il confronto e la collaborazione con organismi ed istituzioni ecclesiali. E al contempo elaborare orientamenti unitari in risposta alle esigenze, aspettative e sfide emergenti nella società.
Questo non lo si può fare da soli, ma in comunione e in collegamento con organismi, associazioni, movimenti, anche del mondo laico, che condividono gli ideali e gli intenti di solidarietà, giustizia e pace, stili di vita, integrità del creato.
Come SUAM ci rendiamo conto che l’animazione missionaria è sempre più urgente.
Dopo il periodo covid e le guerre che si susseguono senza sosta, si tende a chiudersi sempre più in se stessi, nel proprio ambiente, rifiutando perfino l’incontro con chi è diverso da noi. Lo si fa anche per proteggersi da un bombardamento mediatico sempre più invadente, che arriva ogni istante sui nostri device tecnologici. Tutti siamo più ansiosi, più tristi, più pessimisti, così dice l’ultimo sondaggio del ministero fatto in Italia… Ecco perché ci sembra importante ripartire dalle relazioni: con Dio, con noi stessi, con le cose, con il mondo, con il creato.
“CREARE CASA”. Significa per noi rendere concreti i valori appresi durante una vita in missione, le competenze imparate e la creatività continuamente messa in pratica.
Le parole che ci guidano sono:
– co-costruzione tra animatori missionari
– collaborazione col territorio
– linguaggio nuovo
Non si può chiedere a qualcuno di rinunciare alle stelle se prima non gli si fa conoscere il sole.
L’Italia è oggi ‘terra di missione’ dove spesso Gesù non è più conosciuto dai giovani. La nostra sfida qui è di far fare esperienza di Dio. Far conoscere il sole. Come?
Tra le varie e belle esperienze vissute in questi anni con il SUAM ve ne sono due in particolare dalle quali abbiamo imparato molto e che hanno dato frutto.
Il Festival della missione. Si svolge ogni 3 anni in una città italiana. Nel 2022 si è svolto a Milano. È organizzato dalla CIMI (i provinciali degli istituti missionari) e dalla Fondazione MISSIO della CEI. È un grande evento di più giornate in cui si cerca di coinvolgere persone credenti e non credenti. La formula è un insieme di incontri, animazioni e laboratori in una piazza pubblica e frequentata. E in scuole e università. Le tematiche sono quelle missionarie in ottica allargata: pace, creato, social, diritti, culture… insomma l’educazione alla mondialità. Al suo interno: aperitivi al bar con missionari (che incontrano la gente e raccontano la missione), laboratori per ragazzi e giovani, libri, mostre, percorsi artistici, sport e attività musicale. Si organizza un Pre-Festival e un Post-Festival per coinvolgere, in modo particolare, le parrocchie, le scuole, le università per collegarsi al festival successivo.
La Comunità intercongregazionale di Modica. Una piccola, ma significativa presenza si sta facendo strada da diversi anni in Sicilia, nel cuore di questo crocevia di migrazioni e povertà, ma anche di possibile nuova rinascita. Diversi i missionari che si sono succeduti, appartenenti ai Comboniani, al PIME, alla SMA, ai p Bianchi, alla Consolata, a Villaregia e ai Saveriani.
La nuova comunità è in costruzione in questo periodo. Sono insieme a Modica per accompagnare, facendo anche una sorta di ‘mediazione culturale’, i migranti. Dopo anni di esperienza missionaria in giro per il mondo, ora, la loro missione è tra chi arriva in questa terra, in fuga dalla fame e dalla guerra. Formano la prima comunità missionaria intercongregazionale mista in Italia. Quindi non solo una comunità di uomini e donne ma anche di Istituti diversi. E anche di laici! Immagine di una vera nuova Pentecoste per la nostra società!
Ci auguriamo che sempre più potremo far conoscere il sole ai nostri fratelli e sorelle qui in Italia. E lo potremo fare quanto più lavoreremo insieme!
Suor Giuliana Bolzan
NSA
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