Prima di partire per la missione alla pediatria di Kimbondo nella Repubblica democratica del Congo (ospedale pediatrico con annesso orfanotrofio con circa 500 bambini) una nostra paziente ci ha scritto questa frase di Madre Teresa di Calcutta, e questa ci ha accompagnato per tutta la nostra missione:
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano,
ma se non lo facessimo
l’oceano avrebbe una goccia in meno.
(Madre Teresa)
A volte durante un servizio di volontariato ti sembra tutto inutile, ti sembra che quello che fai non servirà a niente perché tanto non cambierà niente.
Mentre ero lì questa frase continuava a rimanere fissa nella mia mente.
Mi venivano in mente anche alcune discussioni con altri volontari: perché lo faccio, cosa ricevo in cambio, quello che ricevo è superiore a quello che do, a me basta il sorriso di un ragazzino, ecc. ecc.
Ma ancora mi mancava qualcosa…….
Quando, il giorno prima della partenza ho fatto questa foto:
Questo volto, senza espressione, è di una ragazza con handicap, non riesce ad avere espressioni in viso, magari è felice ma non lo dimostra come fanno gli altri, con un sorriso. Non riuscirà mai a dirti grazie o a dimostrartelo con un’espressione del volto.
Allora ho capito cosa avevo nel cuore; aiutare l’altro, l’altra, .. mio fratello…
Indipendentemente da quello che ricevo…..
Ecco è per questo che faccio il mio volontariato: aiutare anche se nessuno mi dirà mai grazie o mi farà un sorriso.
Ma loro sono ….. miei fratelli….
Tutti noi siamo una goccia di questo grande mare, e quando ci impegniamo in un servizio vorrei che fosse presente nel nostro cuore la percezione di essere questa goccia.
“Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano,
ma se non lo facessimo
l’oceano avrebbe una goccia in meno.
Francesco Andaloro, medico dentista e volontario