Zakes Mda è nato nel 1948 a Herschel in Sudafrica, ed è oggi considerato uno degli esponenti più vivaci e noti della cultura sudafricana. Autore di romanzi e opere teatrali, poeta, giornalista, artista, e professore universitario, Zakes Mda vive tra gli Stati Uniti (dove insegna Creative Writing e Literary Theory alla Ohio University) e il Sudafrica, dove è coinvolto in vari progetti sociali e in workshops di teatro.
Mda è ormai uno dei principali modelli di riferimento del nuovo romanzo sudafricano grazie a una particolare declinazione del realismo magico di stampo latino-americano che lo ha reso straordinario interprete del post-apartheid.
Mda è inoltre fondatore del Southern African Multimedia AIDS Program, dove insegna la scrittura ai pazienti siero positivi. Coinvolto nell’educazione sull’AIDS, Zakes Mda ha prodotto molte sceneggiature sull’argomento per il teatro e per la televisione.
È anche direttore di Thapama Productions dove si occupa di numerose produzioni cinematografiche, locali e internazionali. Zakes Mda ha studiato e lavorato in Sudafrica, in Inghilterra e negli Stati Uniti, e ora si dedica interamente alla scrittura e all’insegnamento.
Tra i vari premi che Mda ha ricevuto ricordiamo il prestigioso 2001 Commonwealth Writers Prize, Africa Region e il Sunday Times Fiction Prize per The Heart of Redness (Verranno dal mare, E/O, 2005), e il Premio Olive Schreiner e il Premio M-Net Book per Ways of Dying (Si può morire in tanti modi, E/O, 2008) che di seguito è stato trasformato in un’opera teatrale, un’opera jazz, e una produzione Broadway. In italiano nel 2006 è stato tradotto sempre dall’editrice E/O anche il romanzo La madonna di Excelsior.
Con Si può morire in tanti modi, il pluripremiato scrittore Zakes Mda ci porta dentro il pentolone ribollente del Sudafrica di Toloki, grottesco personaggio in abito nero e cilindro, partito quasi vent’anni or sono da un villaggio per approdare nella grande città portuale dove sbarca il lunario come Dolente Professionista.
Seguendo una vocazione che lo fa sentire vicino agli ascetici monaci orientali, Toloki va di cimitero in cimitero a piangere la miriade di morti noti e ignoti che ogni giorno arrivano dagli affollati obitori del paese. E proprio a un funerale Toloki rincontra Noria, colei che da bambina deliziava tutti gli abitanti del villaggio con la sua risata prodigiosa. Da allora sono passati tanti anni.
Il momento è quello della transizione fra la fine dell’apartheid e l’inizio di una nuova fase storica, inaugurata dalle prime elezioni democratiche di neri e bianchi insieme. Toloki, brutto e maleodorante fuori quanto bello e puro dentro, non si è mai perso d’animo e con la saggezza del suo candore ha trovato la via che lo conduce a Noria, antica bellezza che tragedie e traversie non sono riuscite a intaccare, e rinnovata musa che col suo canto portentoso riaccenderà in lui la magia della creazione liberatrice.
La Madonna di Excelsior è ambientato ad Excelsior nel 1971, quando diciannove cittadini di questa piccola comunità rurale del Libero Stato del Sudafrica dominato dai bianchi, furono accusati di aver violato l’Immorality Act dell’apartheid, che vietava i rapporti sessuali tra bianchi e neri.
In attesa di giudizio le donne, tutte nere, furono arrestate, mentre gli uomini bianchi con cui erano state sorprese vennero rilasciati dietro pagamento di cauzione. Prendendo spunto da questo caso di cronaca, l’autore narra la storia di una delle famiglie al centro dello scandalo mettendo a nudo quella di un paese nel quale l’apartheid occultava rapporti interrazziali di ogni genere.
In Verranno dal mare, nella prima metà dell’Ottocento, quando il Sudafrica era una colonia inglese, una profetessa nera annunciò che gli antenati degli africani sarebbero tornati dal mare per punire gli inglesi.
La profezia per avverarsi comportava un sacrificio di terre e di bestiame da parte dei neri. La popolazione si divise tra Credenti, coloro i quali accettarono la condizione per poi morire di fame, e Non Credenti che accettarono il dominio inglese.
Quasi duecento anni dopo un giovane nero urbanizzato e colto arriva in un villaggio a sud del paese e ritrova l’antica faida tra Credenti e Non Credenti, questa volta incentrata sul costruire o meno un casinò. Il protagonista si lascerà coinvolgere nello scontro e cambierà la propria stessa visione del mondo.
Nell’aprile del 2014, il governo del Sudafrica gli ha conferito l’ Order of Ikhamanga in bronzo, per i suoi contributi eccellenti nel campo della letteratura e per aver portato, con le sue storie, il Sudafrica nel teatro di tutto il mondo.
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A cura di Ludovica Piombino, Biblioteca Africana Borghero
Foto: Pagina facebook di Zakes Mda e University of Cape Town